Draghi ed Eroi(peccano non ce ne siano...!)

Le avventure di un Barbaro, un Monaco, un Ranger, un Chierico e un Ladro (e il loro prode Master)

Ricordiamo il vecchio amico Elvor, compagno di avventura e bevuta...
...morto in battaglia per la causa del bene.

02 marzo 2006

Il nostro sospetto era fondato, il mulino era un covo di adulatori del male.
Dopo una ricognizione pomeridiana, siamo tornati al mulino coperti dal confortante mantello della notte. Le strade erano tranquille prima del nostro arrivo ed ho avuto tutto il tempo per constatare che la robusta porta del caseggiato era sbarrata dall'interno e non aveva nemmeno la serratura; una porta senza serratura, che spreco!
Trovammo un'altra enrata, molto meno comoda della principale. Il mozzo della ruota ad acqua, entrando verso la macina lasciava un piccolo spazio, sufficente per lasciar passare un uomo di taglia piccola o media senza problemi. Questa valutazione avventata, mi ha portato a sottovalutare il grosso marchingegno meccanico. Un passo maldestro, uno scivolone e caddi a terra, disteso da un colpo alla testa inferto da una pala rotante.
Poco dopo venne in mio aiuto Goliath che, con non poca fatica, si fece spazio nel buco ed entrò trovandomi in quelle condizioni. Mi ripresi in tempo per vedere uno spettacolo che ancora faccio fatica a credere possibile: Il fuoco della torcia impugnata da Goliath si ingrandì istantaneamente e con un boato esplose scagliando il nostro monaco contro la parete e infliggendo pesanti ferite anche a me.
Neanche il tempo di capire il motivo di quella esplosione e dalla porta appaiono degli individui, sconcertati da quello che stava succedendo al loro mulino. Cercando di convincerli che non era colpa nostra, mi rendevo conto che la balla non reggeva, intanto preparavo le armi.
Da fuori sentii uno schianto contro la porta e un mugugno: era warst che, al suo solito, vuole risolvere le cose a spallate, peccato che la massiccia porta di legno ha retto il poderoso colpo.
I bastardi attaccarono Goliath, che si prese gioco di loro schivando tutti i colpi inferti.
Pochi istanti dopo Xanaphia, con un colpo di genio, utilizzando un incantesimo scardinò la porta rimpicciolendola.
Ci trovammo 5 contro 5. Un altra volta il bene contro il male nel fuoco dell'incendio. Sul più bello del combattimento, quello che doveva essere il capo del gruppo estrasse dalla tasca una piccola sferetta, che scagliata verso di noi, esplose, intrappolando Warsteiner in un globo di energia.
Non fu per niente facile in quella situazione, ma ce la siamo cavata, dando prova delle nuove capacità appena acquisite con l'addestramento.
Abbiamo fatto molto chiasso e la piccola città di Homelett si stava svegliando intorno a noi, era il momento di correre via. Malmessi per il combattimento e appesantiti dall'equipaggiamento sottratto ai perdenti ci dileguammo tra le ombre della notte, confondendoci tra la gente che accorreva in senso inverso.
Elvor, per paura che l'incendio si propagasse a tutta la città, con un incantesimo spense le fiamme gettando una enorme quantità di acqua su quello che rimaneva del mulino. Fu spettacolare, una grossa bolla d'acqua si materializzò sopra le fiamme e subito dopo cadde, sfasciando le travi del tetto e spegnendo l'incendio.

La notte passò tranquilla ed Elvor ebbe molto da fare per rimetterci tutti in forma. Il giorno dopo siamo andati al negozio di pozioni per identificare e fare acquisti... più o meno.
Abbiamo trovato altre folgoranti rivelazioni tra gli effetti personali di quelle persone. Lettere e diari molto interessanti riguardo ad un tempio ed un carro, ma adesso non ricordo di più. Dovremo pensare bene, prima di fare un nuovo passo dentro questa storia.

Nella stanza da letto del mulino abbiamo trovato anche un libro. E' scritto a mano, molto curato. So che è un libro di magia arcana, ma la lettura è molto complicata, ma credo di aver capito da che parte cominciare...

01 marzo 2006

Cammino lentamente nell'oscurità. Passo dopo passo, in silenzio. "Silenzio di tomba" penso, mentre mi spingo avanti nelle tenebre, e un sorriso amaro si dipinge sul mio volto. Le tombe non sono affatto un luogo silenzioso. Certamente non da queste parti.
La Trama è potente in questo posto. E anche molto instabile. Solo enormi eventi di natura magica, che sfuggono inevitabilmente a qualunque mente umana, possono aver distorto in tal modo la creazione della Dea suprema. E dove la Trama si indebolisce, fà capolino l'Oscura Simmetria. "Perchè" mi domando "perchè la follia degli Dei ha potuto fare questo? E perchè la storia non ha insegnato nulla agli stolti umani?".
Protetto da un incantesimo di Schermo e sfruttando la mia Infravisione continuo a muovermi nell'oscurità più totale, senza produrre un singolo fruscio. Persino colui che può manipolare il fato si lascia cullare dal desiderio appena sopito di incontrare qualcuno in grado di raccontare cosa porta i Sognatori di Morte a questa nuova follia, pur sapendo che è impossibile: dove sono passati gli eroi, nulla si muove. O quasi.
A un certo punto il mio udito raffinato da anni di silenzioso esercizio rivela dei passi vicino a me. Mi volto e per un singolo microistante il sangue mi gela nelle vene: possibile che un ghoul, un'immonda creatura di morte sia sfuggita alla caccia spietata? Evidentemente sono rimaste delle zone d'ombra, meglio essere prudenti. Punto una mano contro l'orrenda creatura, mi lascio cullare per un secondo dal suo sguardo di fuoco che farebbe vacillare qualunque essere umano, permetto alla potenza della Trama di attraversare il mio corpo. La mia mano inizia a risplendere di fuoco magico, e in un istante il non morto esplode in una palla di fuoco puro.
Anche se pare inutile, meglio fare le cose per bene. Mi dirigo verso i resti fumanti della creatura e, ignorando il fetore d carne bruciata, impongo le mani e sussurro "io ti interdico dal male, ora e per sempre". Il terreno risplende di luce azzurra, e quel che rimaneva della creatura si dissolve in un mucchietto di polvere finissima. "Riposa in pace, figlio di puttana".
Anche se ben mascherata e controllata, l'influenza di un Tessitore del Destino sulla Trama può essere facilmente notata, quindi sarà meglio non dilungarsi ulteriormente. In fin dei conti sono qui solo per toccare con mano i progressi degli eroi. Gli dei stessi non permettono agli Esterni di influire nelle faccende umane. E la battaglia finale tra il Bene e il Male è una cosa tipicamente umana.
Raggiungo l'orlo dell'abisso e scruto verso il basso, immaginando di vedere l'obelisco decine di metri più in basso. "Fino a qui sono arrivati. Ora si fa sul serio. Che gli dei, la materia, la trama e l'universo intero abbiano pietà di loro. E li conducano alla loro meta".
Bisbiglio una breve formula e scompaio nel portale.

Il vuoto.
Cos'è il vuoto?
Beh, l'ho scoperto a mie spese. Tutto si chiude attorno a te, per divorarti e dilaniarti, e tu non sei nulla, un piccolo lepisma in confronto alle immense fauci del Nulla.
Mentre cadevo dalla piattaforma pregai Larethian, come solo io so fare, perchè avesse pietà di me, suo umile e fedele servo.
Ma forse la paura prese il sopravvento sulla mia Fede. Quando sentivo l'aria che fischiava sempre più, la sensazione di impotenza e terrore dentro di me mi fecero dubitare.
Non sia mai. Tuttora, a mente lucida, non mi capacito di quello che è successo. Forse la componente umana (notoriamente più debole se posta sotto pressione) che vive dentro me mi ha tradito...
Ma Larethian, pur volendo punirmi per il mio errore, ebbe compassione.
Il dolore era così forte da non poter essere nemmeno percepito, ma non ero morto. Sapete, quel sottile confine tra l'essere protagonisti della Vita o subire gli eventi del Fato... E il Fato è stato clemente con me, concedendo ai miei compagni (non smetterò mai di ringraziarli) di arrivare in tempo da me, e di ridarmi la vita. In un certo senso loro hanno avuto il potere degli Dei nelle loro mani, le redini della legge di vita o morte.
Ma tutto questo è stato un duro colpo per il mio morale, capisco di aver ancora molto da affinare, la Fede deve essere sempre più radicata in me.
Andrò a parlarne con Ydei, la saggia sacerdotessa di Hommlet, perchè ho bisogno di una consulenza spirituale, voglio ritrovare lo spirito che era in me, e renderlo ancora più forte.
Non so quanto tempo mi occorrerà, saranno gli Dei a deciderlo. E non me ne importa, questa ricerca interiore ha per me priorità massima, tutto il resto può aspettare.
Perchè sembro così spavaldo nel non considerare l'incombente pericolo? Perchè il mio cammino è già iniziato, ed ho fiducia negli dei, che ci proteggeranno! Sia sempre lode a Larethian!